San Grato ai Monti

La piccola chiesa, dedicata a San Grato vescovo di Aosta, spicca isolata sull’omonimo colle dominante il lago. Vive della leggenda dei fratelli eremiti del Lario, facendo parte del circuito di torri di avvistamento dislocate sulle pendici dei monti affacciati sul lago.

La prima notizia documentata risale al 1679, epoca del suo ampliamento ad opera dell’architetto Giorgio Vitale, nativo della Muggiasca a cui seguirono, negli anni successivi, le opere per l’architettura dell’altare. Nel 1692 venne aggiunta la sacrestia, nel 1707 il campaniletto a vela, nel 1749, infine, venne aggiunto un piccolo corpo di fabbrica sul retro con la funzione di ospitare i pellegrini che qui si recavano anche dalle terre vicine per invocare al Santo la protezione sui loro raccolti. In questi locali, a partire dal 2000, è esposta una mostra dedicata alla Resistenza in Muggiasca; nei pressi dell’ingresso, a tal proposito, è presente un monumento in memoria dei Partigiani che hanno combattuto su quei monti.

Nel 1931, durante un intervento di ridecorazione dell’interno ad opera del pittore Paolo Vitali di Bellano, venne alla luce un l’affresco sottostante che testimonia l’antichità della chiesa e che ha ricevuto un completo restauro nei primi anni Novanta.

All’interno oggi l’oratorio ospita una copia della statua lignea di San Grato, risalente al XIII secolo: l’originale, opera di grande pregio e di fattura aostana, è conservata nel tesoro della chiesa parrocchiale.

San Grato ai Monti
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