“È il diario della mia ‘reclusione’ narrata per immagini dipinte in diretta Instagram per 24 giorni tra le mura di un giardino. L’intero lavoro si è poi sviluppato in tre cicli successivi per un totale di 72 opere. Il fondo oro è il codice che accomuna i dipinti di questa serie. È una metafora di questo tempo. Uno spazio innaturale e non misurabile. Mentre tempo e spazio si erano fermati, l’unica realtà che continuava a crescere era la natura. Allora è la natura che ho ritratto. Mi sono ispirato al Medioevo immaginando che gli uomini di allora si interrogassero come noi oggi, sul loro futuro, sull’ignoto. Il titolo è suggerito da un episodio del film Pulp Fiction di Quentin Tarantino, quando il personaggio di Bruce Willis bambino riceve l’orologio d’oro che era appartenuto al padre. Metafora di un’eredità che riceviamo e dobbiamo restituire ai figli”. Goldwatch è stata anche esposta a Milano nel nuovo studio di Assab One. Il nuovo allestimento propone un’immersione in un tunnel di pittura composto dalle 24 grandi tele mentre i piccoli quadri dipinti “in diretta” en plein air e i 24 disegni sono appesi alle pareti, così come i disegni.